Un pasticciaccio brutto brutto. Il dibattito elettorale tra il presidente della Giunta regionale Marco Marsilio, capofila delle destre, e lo sfidante Luciano D’Amico, di Patto per l’Abruzzo, organizzato dall’Ascom Abruzzo, associazione di commercio, imprese, professioni e servizi, è stato annullato. Da chi? Da Marsilio. Perché? Secondo lo staff del presidente, non sarebbe mai stato dato l’assenso al confronto, derubricato come “uno dei tanti inviti”. Va precisato che il duello in casa Ascom ci sarebbe dovuto essere il 14 febbraio a Lanciano. I due candidati si affronteranno due giorni più tardi in una tv privata dell’area metropolitana pescarese. C’entra qualcosa? Non lo sapremo mai. Di certo, ci sarebbe piaciuto un confronto, in casa di legittimi portatori di interessi, con domande sul commercio, sui trasporti, sulla sanità, sulle Naiadi, sulla Nuova Pescara e su altro ancora.
L’Ascom Abruzzo ha replicato con durezza al comitato elettorale di Marsilio, considerato “in confusione”. Angelo Allegrino, storico presidente di Ascom Abruzzo, ha fatto la cronistoria della vicenda: “Ascom Abruzzo ha contattato la segreteria del presidente ed è stata immediatamente e direttamente messa in contatto con il responsabile Stefano Cardelli, il quale ha guardato l’agenda e ha risposto: Si può fare. E’ stata chiesta dall’Ascom un’ulteriore successiva conferma, prima di bloccare il teatro per l’appuntamento elettorale e di richiedere le autorizzazioni necessarie. Ci è stato risposto positivamente e ci è stato detto che i vertici Ascom Abruzzo sarebbero stati contattati direttamente da Michele Russo (titolare di un’agenzia di comunicazione, ndr). Così è stato. Russo, a cui mi lega anche una lunga amicizia, mi ha chiamato precisando che le foto e il manifesto di presentazione dell’evento avrebbero dovuto avere il nulla osta della sua agenzia. Abbiamo inviato le foto e la bozza della locandina via mail e, sempre via mail, ci è stato risposto che bisognava fare delle correzioni. Effettuate le correzioni, siamo andati avanti con comunicati stampa e inviti. Infine, con toni inquietanti, la nota della presidenza della Regione, che ci ha lasciato allibiti”.