Marco Blasioli, Il neo presidente di Ecipa Abruzzo
Allargare il raggio d’azione dell’ente, guardando a tutte le aree del territorio regionale e a nuove possibili occasioni di ampliare la propria offerta formativa. E’ il progetto strategico messo a punto da Ecipa Abruzzo, l’ente di formazione della CNA regionale, che nei giorni scorsi ha rinnovato il proprio gruppo dirigente. Alla presidenza dell’ente di formazione – in possesso della certificazione di qualità Iso 9001, accreditato dalla Regione Abruzzo e da altri organismi tra i quali spiccano il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e Garanzia Giovani – è stato designato Marco Blasioli, mentre alla direzione va Lorenza Di Giulio.
A completare il rinnovato profilo dell’ente, c’è ora un consiglio di amministrazione che guarda all’allargamento dei confini dell’attività di Ecipa su tutto il territorio: Enrico Bora (Pescara), Andrea Buffone (Chieti), Gabriella Corona (Teramo), Clara D’Onofrio (L’Aquila) e Fabrizio Belisari (Avezzano). Silvio Calice, vicedirettore di CNA Abruzzo, entra anche lui nella nuova squadra di governo di Ecipa, proprio a sottolineare il valore del rapporto con l’intero sistema CNA Abruzzo che il nuovo corso organizzativo intende potenziare e sviluppare.
«Vogliamo lanciare nuove sfide, diversificando e ampliando la nostra offerta formativa complessiva» promette il neo presidente Blasioli, laureato in Statistica, imprenditore nel settore della digitalizzazione. «Sono sempre più numerosi i campi d’azione in cui Ecipa Abruzzo opera – spiega Lorenza Di Giulio – e spaziano dalle attività di formazione “finanziata”, come quella che fa riferimento ai programmi di Fondartigianato e di garanzia e occupabilità dei lavoratori, conosciuto con la sigla “Gol”, ma anche a quelle che conquistiamo e realizziamo sul libero mercato dell’offerta formativa. Su quest’ultimo fronte, sono ai nastri di partenza iniziative formative dedicate agli operatori funebri, agli specialisti del trasporto delle merci pericolose e alla gestione dei gas fluorurati. Come si vede, insomma, una gamma dai confini molto ampi, che abbraccia più settori e più categorie produttive».