di Ernesto Grippo*
Ultimo sabato, lo scorso, del tempo ordinario per il mondo cattolico, prima della festa di Cristo Re. Da domenica prossima si entra nel tempo dell’Avvento. Ma una laica amministrazione comunale sceglie di anticipare i tempi delle luci natalizie e festeggia la loro accensione. Discutibile, ma tant’è. La laicità dello Stato e degli enti locali lo contempla e ognuno tragga conclusioni.
In tanti, forse troppi, a Pescara si avventurano nella giungla di cantieri, caos, smog e degrado di un centro urbano tra luci e ombre. Non trovano posti sufficienti, parcheggiano in modo irregolare. Come accade ogni giorno sulle vie principali da via Nicola Fabrizi a via Venezia, da via Leopoldo Muzi alle zone antistanti bar, zone franche da decenni .
Ma il caos è anche nell’Area di risulta e alcuni zelanti ausiliari del traffico scaricano decine di sanzioni agli automobilisti che hanno collocato il veicolo ‘fuori dagli spazi previsti dalla segnaletica “perché restringe la carreggiata a doppio senso di marcia’.
Sanzione ineccepibile se l’avesse irrogata uno dei 160 agenti della Polizia locale di Pescara. Purtroppo, gli agenti sono stati visti transitare a bordo di autovetture senza sanzionare comportamenti scorretti nella sosta o per violazioni di tante norme di comportamento. Le sanzioni sono state elevate dagli ausiliari della sosta della società Pescara Multiservice Srl, che avrebbero il compito di sanzionare ticket scaduti, soste a pagamento non pagate o soste irregolari nelle aree di manovra che impediscono agli automobilisti di usufruire delle soste a pagamento. E non possono fare multe per parcheggio fuori dagli spazi che restringono la carreggiata a doppio senso di marcia nell’Area di risulta. Quelle aree non rientrano nelle competenze degli ausiliari perché non sono di manovra.
Basta leggere l’art. 12 bis del Codice della Strada come introdotto dal legislatore nel 2020. Al comma 1: ‘Con provvedimento del sindaco possono essere conferite funzioni di prevenzione e accertamento di tutte le violazioni in materia di sosta nell’ambito delle aree oggetto dell’affidamento per la sosta regolamentata o a pagamento, aree verdi comprese, a dipendenti comunali o delle società private e pubbliche esercenti la gestione della sosta di superficie a pagamento o dei parcheggi’.
Il successivo comma 4, ultimo periodo è perentorio e chiaro: ‘Il personale dipendente dalle società di gestione dei parcheggi di cui al comma 1, primo periodo, ha possibilità di accertare violazioni relative alla sosta o alla fermata anche nelle aree immediatamente limitrofe alle aree oggetto dell’affidamento solo quando queste costituiscono lo spazio minimo indispensabile per compiere le manovre necessarie a garantire la concreta fruizione dello spazio di sosta regolamentata o del parcheggio oggetto dell’affidamento’. Non è certo il caso delle auto che hanno parcheggiato fuori dagli spazi restringendo la carreggiata nella zona Area di risulta. Sarebbe bastato che due agenti in transito si fossero scomodati scendendo dall’autovettura, magari chiamati dagli ausiliari, e sarebbe stata inflitta l’ineccepibile sanzione.
Non ci stancheremo mai di ribadirlo: meno auto degli agenti in giro a vuoto, più posti di controllo, più contestazioni per violazioni delle norme di comportamento, più agenti appiedati non per visibilità ma per identificazione dei cittadini in circolazione con qualsiasi mezzo, anche i pedoni.
*Comandante Polizia locale Roseto degli Abruzzi

