
Maria Di Filippo, responsabile organizzativa dell’Ail Teramo Graziano Petrini
La responsabile organizzativa Di Filippo: “Facciamo anche il trasporto gratuito dei pazienti con un mezzo attrezzato di nostra proprietà”
L’AIL Teramo Graziano Petrini è una delle 83 sezioni provinciali dell’Associazione italiana
contro le leucemie, i linfomi e il mieloma. L’AIL Teramo conta circa 70 volontari, che
affiancano il lavoro quotidiano della sezione (presidente Giuseppe Paterna, presidente
onorario Claudio Boffa). Per Claconoscere meglio questa realtà abbiamo intervistato la
responsabile organizzativa Maria Di Filippo.
Che momento è quello che state vivendo in questo periodo come associazione del terzo
settore?
“Stiamo vivendo un momento di crescita. Negli ultimi tre anni abbiamo destinato
all’Ematologia dell’Ospedale Mazzini di Teramo circa 100mila euro, tra materiali e servizi,
ma proprio in questo periodo siamo al lavoro su un altro progetto importante che arricchirà il
reparto e lo renderà ancora più performante. Inoltre stiamo riorganizzando la nostra sede, in
corso Cerulli, in modo tale da poter potenziare l’efficacia della nostra azione sul territorio.
Quindi a breve avremo ulteriori risultati concreti da poter comunicare”.
Il vostro è un impegno quotidiano?
“Assolutamente sì. Ogni mattina siamo presenti e operativi al desk di accoglienza
dell’Ematologia. Grazie alla donazione Alessandro Di Francesco, in memoria di un angelo
indimenticabile che ci ha lasciato ventenne, ma che vive nei nostri cuori e che ci guida,
abbiamo potuto realizzare questo sportello che gestiamo direttamente e grazie al quale
siamo diventati una vera e propria parte, anche in senso fisico, dell’Ematologia di Teramo.
Chi arriva in Ematologia viene accolto da noi, che siamo il raccordo tra pazienti e familiari e i
medici e il personale del reparto. Questa nostra presenza attiva fa sì che le attività mediche
vengano dispensate da tutto il carico di lavoro e di adempimenti che invece svolgiamo noi e
questo permette ai medici di concentrarsi interamente e direttamente sui pazienti, che sono
e restano il fulcro di ogni nostra azione e di ogni nostra iniziativa”.
Riuscite a gestire da soli un impegno di questo tipo?
“Sì. È un grande impegno, ma ne siamo entusiasti e i riscontri sono molteplici e tutti chiari
nell’indicare la grande utilità della nostra presenza. I medici – a cominciare dal direttore
Francesco Delle Monache – e tutto il personale di Ematologia sono entusiasti della nostra
presenza quotidiana, così come lo sono i pazienti e i caregiver. Per noi il desk di
accoglienza, oltre che un servizio fondamentale, è un punto di osservazione ravvicinato sulla
effettiva condizione di chi è in cura, e questo ci permette di recepire con la massima
prontezza e la massima efficacia delle esigenze e delle situazioni che altrimenti non
riusciremmo a cogliere”.
Svolgete anche servizi all’esterno?
“Certamente. Abbiamo attivato da tempo, a seguito di un apposito progetto specificamente
finanziato, il trasporto gratuito dei pazienti. Lo facciamo grazie a un mezzo attrezzato di
nostra proprietà. Accompagniamo i pazienti ematologici dove devono essere accompagnati per essere visitati e per fare le cure di cui hanno bisogno. È un servizio essenziale, che
peraltro consente ai familiari di poter contare sul nostro supporto. Abbiamo però in
programma di estendere quanto prima la rosa dei nostri servizi, in particolare perché
desideriamo che la nostra sede possa diventare un luogo di incontro e di vicinanza tra
persone accomunate da quella linea di sensibilità che rappresenta l’anima dell’AIL”.
I rapporti con la ASL di Teramo come sono?
“Sono più che buoni. Lo scorso giugno, per fare un esempio, abbiamo patrocinato il
convegno Ematopharma reporting e in quell’occasione il direttore generale della ASL di
Teramo, Maurizio Di Giosia, ha detto testualmente: ‘Ringraziamo l’AIL Teramo per il
supporto morale ed economico che ci offre’. Credo che questo aneddoto sia ben esplicativo
di quelli che sono i nostri rapporti con l’azienda”.
Domenica 28 settembre si è tenuta la fitwalking, la camminata solidale che ha riguardato
anche Teramo e che è una delle iniziative che vengono realizzate per sostenere la ricerca.
Che giornata è stata?
“Siamo felicissimi di come sono andate le cose. Avevamo delle preoccupazioni per il meteo,
ma poi il tempo ci ha assistito e abbiamo avuto modo di vivere una bellissima giornata di
solidarietà e di condivisione. La camminata è riuscita benissimo perché sono stati circa 200
gli amici che anche questa volta hanno voluto testimoniare la loro vicinanza alla nostra
associazione e quindi alla ricerca. Anche lo scorso anno abbiamo avuto un’eccellente
partecipazione e questi dati, che ora possiamo leggere uno a fianco all’altro, ci inducono a
essere molto soddisfatti per il lavoro che abbiamo svolto, fermo rimanendo che ci
riproponiamo di ottenere traguardi sempre più importanti. Lo dobbiamo ai nostri assistiti così
come lo dobbiamo al nostro compianto Graziano Petrini, colui che volle l’AIL Teramo e che
purtroppo ci ha lasciati troppo presto”.
Quali sono i canali principali attraverso cui vi sostenete?
“I canali principali sono sostanzialmente quattro. Il primo è la raccolta del 5xmille, che
ognuno può indicare nella propria dichiarazione dei redditi e che non è un costo, ma una
quota che altrimenti andrebbero allo Stato. Un altro canale particolarmente importante sono
le donazioni, che avvengono per iniziativa di amici o di persone sensibili alla nostra
missione. Ogni volta che penso alle donazioni mi viene in mente che troppo spesso ci
convinciamo di vivere in un mondo di indifferenti, quando in verità la generosità delle
persone può essere sorprendente. Poi abbiamo i due grandi canali della campagna delle
Stelle di Natale e della campagna delle Uova di Pasqua. Sono campagne estremamente
impegnative, soprattutto in senso organizzativo e logistico, ma che ci hanno dato e
continuano a darci enormi soddisfazioni. Di recente stiamo approfondendo con particolare
interesse e attenzione anche il tema dei lasciti solidali. Chiunque volesse saperne di più può
consultare il sito dell’AIL nazionale o il sito dell’AIL Teramo. Oltre a questi canali, spesso
progettiamo e mettiamo in campo altre iniziative che ci permettono di raccogliere fondi per il
lavoro della nostra sezione, per il sostegno alla ricerca e per il supporto sistematico
all’Ematologia di Teramo”.
In che modo vengono utilizzate le somme che ricevete e le risorse di cui disponete? “Voglio citare il motto dell’AIL Teramo: AIL vuol dire impegno, trasparenza e concretezza. Il
significato di queste parole è chiaro. Lavoriamo sodo e lavoriamo sempre e soprattutto ogni
singolo centesimo che entra nella nostra associazione, e ogni singolo centesimo che ne
esce, è debitamente e puntualmente documentato nel modo più chiaro e trasparente. Tutto viene registrato e rendicontato e tutto è tracciato. La trasparenza è una priorità assoluta.
Anche perché genera la concretezza, cioè la possibilità di poter agire fattivamente, il che è
fondamentale per poter ottenere risultati visibili e tangibili a sostegno della ricerca e dei
nostri pazienti”.