Modera il giornalista Antimo Amore. Appuntamento il 26 settembre a Pescara
Il libro Un Mezzogiorno particolare di Costantino Felice rivoluziona le immagini stereotipate dell’Abruzzo, mostrandone i tratti semplicistici e mistificatori: dall’insulsa formuletta del forte e gentile alle ben più sofisticate stilizzazioni artistiche del pastore dannunziano e del cafone siloniano. Il tutto verrà approfondito il 26 settembre (ore 17) , nella sede della Fondazione Pescarabruzzo, in corso Umberto I, Pescara. Ne discuteranno l’autore e Nicola Mattoscio (presidente della Fondazione Brigata Maiella), coordinati dal giornalista Antimo Amore. Con una qualità di scrittura rapida e avvolgente – una sorta di pamphlet – l’autore da una parte procede allo smontaggio di questo prevalente Abruzzo in idea, costruito cioè su proiezioni mitopoietiche di provenienza soprattutto antropologica e letteraria, i cui esiti sono spesso di nascondimento, se non proprio di stravolgimento e falsificazione, rispetto ai concreti meccanismi del divenire economico e sociale (oltre che politico e culturale) che hanno portato la regione ad essere quella che oggi appare ai nostri occhi.
Dall’altra, il libro si presenta come un’indagine rigorosa e documentata – frutto di decenni di studi e pubblicazioni varie – che aspira a fornire dell’Abruzzo una ricostruzione maggiormente veritiera e coerente con la sua effettiva evoluzione storica. Abbiamo così un Abruzzo altro rispetto a quello delle consuete narrazioni supinamente strombazzate dal sistema mediatico: non l’Abruzzo agropastorale che si vorrebbe sordamente inchiodato alle sue arcaiche tradizioni e rudi selvatichezze, bensì un Abruzzo intraprendente e attivo, pienamente inserito, pur con le sue peculiarità (un Mezzogiorno particolare), in quel Sud operoso che il nuovo meridionalismo da decenni va meritatamente disvelando. L’approccio dell’autore è di tipo interdisciplinare, nutrendosi costantemente di un serrato confronto con il dibattito che sul controverso tema dell’identità (sferzante l’attacco agli insipienti cultori di una supposta abruzzesità) continua ad animare la storiografia e le scienze sociali.
Costantino Felice, già docente di Storia economica alla D’Annunzio di Pescara nonché membro del comitato scientifico della Fondazione Brigata Maiella, si occupa del Mezzogiorno, con particolare riguardo all’Abruzzo e al Molise. Ha curato il volume L’Abruzzo della Storia d’Italia. Le regioni dall’Unità a oggi (Einaudi, 2000). È autore, fra l’altro, di Il Sud tra mercati e contesto (FrancoAngeli, 1994, 1996) e Dal borgo al mondo (Laterza, 2001); per i tipi della Donzelli ha di recente pubblicato: Mezzogiorno tra identità e storia. Catastrofi, retoriche, luoghi comuni (2017); Dalla Maiella alle Alpi. Guerra e Resistenza in Abruzzo (2014, 2022); Una storia esemplare. Fucino: bonifica, riforma agraria, distretto agroindustriale (2023).
