
di Filiberto Mastrangelo*
L’intelligenza artificiale rappresenta uno strumento innovativo per la diagnosi di patologie odontoiatriche e per la relativa pianificazione dei trattamenti personalizzati. Una ricerca da me condotta con l’Università di Foggia ha permesso di analizzare e studiare la qualità e il risultato degli studi sulle tecniche di intelligenza artificiale in odontoiatria, e di conseguenza sono stati identificati gli attuali campi di applicazione dell’IA in odontoiatria e lo sviluppo per nuove prospettive future. Sono state usate le parole MeSH: intelligenza artificiale (IA), odontoiatria, AI in odontoiatria, reti neurali e apprendimento automatico, imaging dentale, deep learning, machine learning, processo decisionale, diagnosi assistita da computer. Sono state effettuate, inoltre, una ricerca e un’analisi di revisioni sistemiche in lingua inglese riguardanti l’applicazione dell’intelligenza artificiale nei vari campi dell’odontoiatria, utilizzando database quali PubMed, Web of Science e Scopus.
Attualmente, i principali campi di applicazione dell’AI in odontoiatria sono la radiologia, l’ortodonzia, l’odontoiatria conservativa, la chirurgia e l’endodonzia. Ma l’intelligenza artificiale rappresenta una nuova frontiera per l’odontoiatria moderna, che grazie ai processi di machine learning e deep learning può sviluppare algoritmi in grado di effettuare prevenzione e diagnosi precoce delle malattie della cavità orale.I principali settori dell’odontoiatria in cui l’IA è attualmente applicata sono radiologia odontoiatrica (26,36%), ortodonzia (18,31%), odontoiatria conservativa (12,09%), chirurgia maxillo-facciale (11,87%), chirurgia generale (17,10%) ed educazione odontoiatrica (5,63%).
Gli algoritmi intelligenti sono utilizzati nella pianificazione dei trattamenti, aiutando a creare piani personalizzati. Questo promuove un approccio più mirato e ottimizzato per fornire assistenza odontoiatrica. L’IA rivoluziona la gestione dei pazienti attraverso diverse modalità. Dai sistemi automatizzati di gestione degli appuntamenti alla gestione delle cartelle cliniche elettroniche e delle storie mediche, le procedure amministrative diventano più efficienti. L’implementazione del’IA consente la pratica della teledentistica, permettendo diagnosi e monitoraggio a distanza. Le applicazioni mobili e gli strumenti di monitoraggio intelligenti consentono di seguire i pazienti in tempo reale, fornendo dati utili per un adattamento continuo delle cure. L’IA gioca anche un ruolo fondamentale nell’educazione dei pazienti. Le applicazioni e gli strumenti basati sull’IA vengono utilizzati per fornire informazioni personalizzate ai pazienti, migliorando la comprensione delle pratiche di igiene orale e incoraggiando comportamenti sani.
Dall’analisi dei suddetti studi della letteratura si può confermare il fondamentale ruolo dell’IA, in termini di riduzione dei tempi di diagnosi e miglioramento della qualità della vita dei pazienti. L’intelligenza artificiale è uno strumento affidabile per assistere i dentisti, risparmiare tempo, garantire trattamenti di qualità, risultati migliori e maggiore precisione, prevedere possibili fallimenti, descrivere soluzioni affidabili. L’Intelligenza artificiale aiuta a soddisfare le aspettative dei pazienti progettando approcci terapeutici integrati personalizzati per il paziente. Ad oggi però, nonostante i grandi vantaggi che l’utilizzo dell’Ia comporterebbe, di fatto le soluzioni basate su di essa non sono ancora entrate nella pratica odontoiatrica di routine, principalmente a causa della disponibilità limitata di dati, accessibilità, struttura e completezza, della mancanza di rigore metodologico e standard nel loro sviluppo, e delle questioni pratiche relative al valore e all’utilità di queste soluzioni, nonché delle preoccupazioni etiche e di responsabilità. Dal punto di vista etico, i vari studi evidenziano l’importanza di sviluppare linee guida etiche e regolatorie per garantire un uso responsabile e sicuro di queste tecnologie avanzate. Mörch et al. hanno riportato che 45 questioni etiche (relative all’uso dell’Intelligenza artificiale in odontoiatria) sono state segnalate in 22 studi (12,4%) attorno a sei principi: prudenza (dieci volte), equità (otto), privacy (otto), responsabilità (sei), partecipazione democratica (quattro) e solidarietà (quattro).
Combinando le conoscenze attuali nei campi diagnostico, terapeutico e riabilitativo delle patologie della cavità orale con le acquisizioni più recenti dell’Intelligenza artificiale, sarà possibile sviluppare algoritmi in grado di formulare diagnosi predittive precoci, supportare il processo decisionale dei professionisti sanitari mediante protocolli terapeutici condivisi, sviluppare piani di trattamento mirati e personalizzati, ridurre i tempi di trattamento, cosi come il numero di esami da eseguire, strutturare protocolli clinici innovativi ed efficaci, combinare le conoscenze e le acquisizioni diagnostiche e terapeutiche nel campo oncologico di altre aree corporee, migliorare la qualità della vita e l’aspettativa di vita del paziente, insieme al suo reinserimento lavorativo e sociale. Il prossimo passo della nostra ricerca sarà lo sviluppo di uno studio in vitro e in vivo che confermi il potenziale dell’IA in odontoiatria.
In conclusione, si conferma dunque il supporto importante dell’IA, in termini di riduzione dei tempi di diagnosi e miglioramento della qualità della vita dei pazienti. Combinando le conoscenze attuali nei campi diagnostico, terapeutico e riabilitativo delle patologie della cavità orale con le acquisizioni più recenti dell’Intelligenza artificiale, sarà possibile sviluppare algoritmi in grado di fare prevenzione e diagnosi precoce. Le questioni etiche dovranno certamente essere chiarite. Il prossimo passo sarà lo sviluppo di uno studio in vitro e in vivo che confermi il potenziale dell’IA in odontoiatria.
°Odontoiatra, professore associato Università di Foggia