La benedizione dell’arcivescovo Tommaso Valentinetti sotto lo sguardo di Nicola Mattoscio e del sindaco Carlo Masci
“Arte, scienza e cultura: non esiste un’esperienza simile in Italia e in Europa. Siamo un unicum”. Queste le parole con cui ieri mattina Nicola Mattoscio, presidente della Fondazione Pescarabruzzo, ha alzato virtualmente il sipario sul MicHub-Cantiere della Creatività e della Conoscenza. “Nella scelta del nome ci siamo ispirati alla grande personalità del nostro Rinascimento, Michelangelo Buonarroti, perché la strada in cui insiste la struttura è via Michelangelo e perché tutti abbiamo a mente quelle mani che si rincorrono (e qui è palese il riferimento alla Creazione di Adamo, dettaglio di quel capolavoro che è la Cappella Sistina)”, ha aggiunto Mattoscio. “Nel MicHub decliniamo il futuro al presente senza trascurare in alcun modo il passato. Qui diamo diritto di cittadinanza alla visione rinascimentale”.
Alla cerimonia nella sede di via Michelangelo hanno presenziato le autorità civili e religiose di Pescara e d’Abruzzo, oltre a tantissimi cittadini. MicHub è il nuovo polo culturale, sicuramente molto innovativo, di una città che, soprattutto grazie alla spinta della Fondazione Pescarabruzzo, si è dotata di invidiabili strutture. Di recente, c’è stata l’inaugurazione del campus Jacques Delors, mentre da anni operano, con un’offerta culturale di alto livello, l’Imago Museum, il Clap Museum, il Museo Paparelli Treccia Devlet, il Museo dell’Ottocento, Il Mediamuseum e il Museo delle Genti d’Abruzzo.
MicHub è un grande contenitore che ospiterà le maggiori espressioni dell’arte contemporanea, da Summa a Spalletti, tutti interpreti che sono rientrati nel dossier presentato al ministero della Cultura per sostenere la candidatura di Pescara a Capitale Italiana dell’Arte Contemporanea 2026.