Il 12 settembre 2023, sulla nuovapescara.com abbiamo riflettuto con un articolo dal titolo Alcol e droga, per i giovani della provincia di Pescara troppa movida e poco sport. “La movida è all’ordine del giorno da troppo tempo per le politiche dei Comuni, soprattutto del Comune capoluogo, movida che porta con sé alcool senza limiti e droga. I dati dal pronto soccorso sui ragazzi in coma etilico sono da brividi e lo sono da troppi anni. La constatazione dello stato dei luoghi che somministrano è allucinante. Dall’imbrunire, sono tanti e troppi i locali che somministrano alcol allo stato puro anche senza cibo . Minori e non si accalcano e consumano per aprire la serata che poi prosegue , almeno dal giovedì alla domenica, sino a ben oltre la mezzanotte, bevendo a cena e nel dopo cena. Panchine della strada parco che al primo mattino sono occupate da bottiglie smezzate di superalcolici la dicono lunga sulle notti sballate.”
Il tragico fatto di cronaca di due giorni fa – un minore ucciso a coltellate da altri minori in un parco pescarese – non è certo il primo e non sarà l’ultimo. Sul raccapricciante episodio di cronaca è arrivata una nota della Questura: “La drammatica vicenda, fin dalle prime battute, ha evidenziato un incredibile disagio giovanile, una sorprendente carenza di empatia emotiva e una palese incapacità di comprendere l’estremo disvalore delle azioni commesse. Questi atteggiamenti disfunzionali meritano ampio approfondimento, al pari della necessaria ricostruzione delle dinamiche e responsabilità. A tal fine sono dirette le attività investigative in corso, coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni di L’Aquila”.
Pescara è crocevia della droga a tutti i livelli. Punto e basta. La cronica e lancinante carenza di memoria che affligge questa umanità può essere colmata anche da un motore di ricerca su internet, che ci sbatte in faccia gli efferati delitti per droga o giri limitrofi a Pescara, i sequestri imponenti di roba delle forze di Polizia esauste e consapevoli di combattere un torrente in piena che in questa città sta travolgendo uomini e donne, senza distinzione di sesso, razza , lingua età e condizione sociale.
Il tema movida è il contenitore imbellettato che contiene il fenomeno, ma che nessuno si è sognato di mettere sotto accusa durante l’ultima campagna elettorale. Paura di perdere voti?
I fuochi d’artificio che segnalano l’arrivo delle sostanze ogni fine settimana a sud e nord della città, le auto e le moto di lusso che circolano guidate anche da apparenti minori o comunque maggiorenni che faticherebbero a dimostrare congruo un reddito familiare. Le notti a tirar tardi dal martedì alla domenica nel cuore di Pescara . Minorenni e non ubriachi sin dal primo pomeriggio con alcolici somministrati illegalmente o comprati legalmente da maggiorenni nei supermercati. I resti dello sballo al mattino presenti ovunque nelle strade , sulla parco, nelle vie del centro, in periferia.
La prima domanda da porsi ammettendo la sconfitta di più generazioni: quanti pescaresi, ogni giorno o quasi, fanno uso di sostanze stupefacenti o si inebriano ben oltre il limite? E perché lo fanno? Se a Pescara c’è tanta offerta di droga vuole dire che c’è altrettanta domanda.
E’ una vera emergenza sociale che non ammette infingimenti, travisamenti, spallucce. La cronaca parla di “Pescara bene” di “poche centinaia di euro” di “liceali” di “professionisti in fila al market della droga” . Ognuno faccia le riflessioni opportune sull’opportunità di certa terminologia, ma resta il dato oggettivo che Pescara è “invasa dalla droga” perché i pescaresi la cercano, la consumano, la spacciano, la condividono.
Alcune domande è giusto porle alla politica che sta per insediarsi perché confermata o perché delegata ad opporsi. A Carlo Masci Sindaco confermato. Quanti sono i controlli quotidiani della sua polizia locale finalizzati alla guida per droga e alcool? Quanti ogni settimana, quanti di giorno, quanti di notte? Quanti ogni anno dal 2019 al 2023? Quante le sanzioni, quanti gli uomini impegnati? Sono graditi report dettagliati. E ancora: le telecamere presenti in città quanti alert hanno fatto scattare per il transito di auto rubate o segnalate nella black list del sistema nazionale targhe e transiti e quanti interventi a seguire hanno dato i loro frutti ? Quanti giovani sono stati identificati anche a piedi nel corso dei servizi quotidiani ai sensi dell’art. 11 della legge 191 del 1978 e ai sensi dell’art. 4 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica sicurezza?
Il programma elettorale di Masci approvato dai pescaresi come sarà tradotto nella sezione operativa del Documento unico di programmazione per quanto attiene gli obiettivi mirati ad affrontare il tema della sicurezza urbana nel prossimo triennio? Quali le politiche con relativi obiettivi misurabili saranno attuate per rispondere al disagio giovanile?
Abbiamo domande anche per i candidati sindaco sconfitti, Carlo Costantini e Domenico Pettinari. Quali politiche sulla sicurezza urbana avrebbero attuato se fossero stati eletti e con quali obiettivi strategici da attuare nel primi triennio in vista della Grande Pescara? Il tema della movida come lo avrebbero affrontato in termini di azioni programmatiche, preventive e repressive delle derive? Quali le politiche per il disagio giovanile con relativi obiettivi misurabili?
Ogni fatto di cronaca comporta risposte di pancia della politica che non ci riguardano. Le risposte della politica di maggioranza e di opposizione devono essere fornite nei documenti programmatici, nella rendicontazione degli obiettivi fissati, negli input e negli output previsti.
Possono apparire concetti difficili e lo sono se la politica non è all’altezza di programma, progettare e rendicontare, ma in quel caso la politica ha perso e hanno perso coloro che l’hanno delegata a governare o a fare opposizione.
Ernesto Grippo