Il titolo dell’articolo è eloquente: “Pescara, appalti di lavori sempre agli stessi operatori. Violati Codice e buona amministrazione”. Per Codice, si intende il Codice degli appalti. La fonte è quantomeno autorevole: l’Anac, Autorità nazionale anticorruzione, sul cui sito ufficiale è stato pubblicato l’articolo di cui si parla. La data, 20 febbraio 2024, rimarca l’attualità del problema. Insomma, pur senza giungere a conclusioni che non sono di nostra competenza, siamo tutti autorizzati a pensare che in seno al comune di Pescara a trazione Carlo Masci qualcosa, più di qualcosa, vada gestito diversamente. Del resto, anche le forze di opposizione al sindaco, tra le cui schiere non ci sono solo angioletti, hanno più volte rimarcato la non impeccabile gestione degli appalti, quindi dei soldi della collettività.
La prima frase dell’articolo pubblicato sul sito dell’Anac, è spiazzante: “Pochi operatori economici, sempre gli stessi a ricevere gli appalti di lavori. Evidente violazione del principio di rotazione nell’affidamento diretto di appalti o nell’invito a procedure negoziate. Gestione non conforme degli affidamenti di lavori, ripetuta negli anni, in particolare nel 2022 e nel primo trimestre del 2023, ma anche nel 2020 e nel 2021”.
Ma chi sono gli operatori economici di cui si parla, in quali settori operano? Nell’articolo non sono citati. In nome della trasparenza, potrebbe essere lo stesso Masci a renderli noti. Sarebbe un bel modo per cominciare a scrivere un’altra storia. Nel frattempo, è possibile la lettura completa dell’articolo aprendo questo link https://www.anticorruzione.it/-/pescara-appalti-di-lavori-sempre-agli-stessi-operatori.-violati-codice-e-buona-amministrazione (emmeci)