Sciopero! I giornalisti del Centro oggi non lavorano e, quindi, domani il giornale non sarà in edicola. Il sito internet oggi è fermo. Cos’è successo? Semplificando, possiamo dire che stanno arrivando al pettine dell’azienda i nodi di una profonda crisi. Crisi, per dirla tutta, che attanaglia quasi tutto il settore dei giornali cartacei. Prima Comunicazione, storica testata che si occupa di tutto il mondo dei mass media, nei giorni scorsi ha pubblicato la notizia – in Abruzzo era passata in sordina – della sfiducia, all’unanimità, dei giornalisti della testata abruzzese al direttore Piero Anchino, al quale qualche tempo prima era stato bocciato, sempre all”unanimità, il piano di riorganizzazione delle redazioni. Insieme alla sfiducia ad Anchino, i giornalisti avevano affidato al cdr, cioè al sindacato interno, un pacchetto di cinque giorni di sciopero anche a tutela di un componente del cdr, in smart working per motivi personali, trasferito d’imperio.
Cosa comporta la sfiducia della redazione al direttore? La logica suggerisce questo: il direttore sfiduciato rassegna le dimissioni nelle mani dell’editore, che ne prende atto e agisce come meglio crede, in alcuni casi provvedendo alla nomina di un altro direttore.
Sul Centro di oggi, è stato pubblicato, in ossequio all’articolo 34 del Contratto nazionale dei giornalisti, il comunicato emesso dal Cdr. Lo riportiamo testualmente. “Il Comitato di redazione del quotidiano Il Centro, su mandato dell’assemblea dei giornalisti, proclama una giornata di sciopero per martedì 27 febbraio per protestare contro il mancato rinnovo di due contratti a termine (di cui uno utilizzato in sostituzione di una figura a tempo indeterminato) scaduti alla fine di gennaio. Mancati rinnovi che hanno impoverito ulteriormente l’organico dei giornalisti del principale organo d’informazione abruzzese. Il tutto nel bel mezzo di una campagna elettorale per il rinnovo del Consiglio regionale che si concluderà con il voto del prossimo 10 marzo. Domani non troverete il giornale in edicola e oggi il sito non sarà aggiornato. Nel momento di massimo sforzo per garantire un’informazione il più possibile plurale, corretta e completa si è scelto di ridimensionare ancora una volta una redazione già in sofferenza da anni, a causa dei continui tagli di redattori e collaboratori. Ciò che sorprende è la mancanza di un segnale all’appello rivolto dal Cdr alla dirigenza aziendale che ha annunciato di voler affrontare i problemi soltanto alla fine di marzo. Troppo tardi per una redazione che, con grande professionalità, da anni, affronta sfide e incognite pur di non far mancare l’appuntamento in edicola e sul web con i lettori. Sono tante e tali le criticità e le problematiche, segnalate sempre in maniera costruttiva e con spirito di collaborazione, che urgono risposte in tempi brevi, indispensabili per far sì che Il Centro resti il giornale media leader in Abruzzo. I giornalisti da tempo fanno sfoggio di professionalità anche di fronte a disposizioni a dir poco discutibili che arrivano dalla direzione con cui si è ormai spezzato il rapporto di fiducia. Nel tempo, il rapporto redazione-direttore si è logorato, la frattura è diventata insanabile e irrecuperabile a tal punto da compromettere irrimediabilmente anche i principi della compatibilità ambientale. Il documento di sfiducia al direttore è stato votato all’unanimità il primo febbraio scorso”.
Quale sarà la prossima puntata? Dipenderà dall’azienda. L’auspicio è che venga avviato un sano, costruttivo e immediato confronto tra le parti perché Il Centro accompagna la storia d’Abruzzo dal 1986 e non può implodere in questa maniera. (emmeci)