Per capire dove si rischia di finire, basta vedere in tv dove sono precipitati gli altri. Ungheria, il regno di Viktor Orban, l’idolo della nostra destra. Siamo in Europa, teniamolo a mente. Tribunale di Budapest. Entra una cittadina italiana, ma il punto non è la cittadinanza. Viene condotta davanti al giudice con i ceppi alle mani e ai piedi e tenuta al guinzaglio da un gendarme con giubbotto antiproiettile e passamontagna. Vicino c’è un altro gendarme, con lo stesso armamentario da gruppo d’assalto. Proprio così: al guinzaglio. Si chiama Ilaria Salis ed è accusata di aver aggredito due neofascisti. Colpevole, innocente? Neanche questo è il punto. Le catene alle mani e ai piedi e il guinzaglio sono il punto. Sperando che non siano il punto di non ritorno.
Libero de Foscolo Ortis