Un’eredità milionaria e una firma contestata dal pm Gabriella De Lucia scuotono le fondamenta della De Cecco. Sono coinvolti Filippo Antonio De Cecco, che guida l’omonimo pastificio, il fratello Giuseppe Adolfo De Cecco e la sorella Annunziata De Cecco. Per loro c’è la richiesta di rinvio a giudizio.
Richiesta che pende anche su Adriano Consalvi, anziano dirigente del Gruppo farese, accusato di aver apposto la firma falsa, su Nicola “Nico” Secondo, altro dirigente del pastificio, sul notaio Giovanni De Matteis e su Rita Caterina. L’eredità è quella di Lina De Cecco – 21 milioni di euro, pari a 1 milione e 400mila azioni della Molino e Pastificio De Cecco di Pescara –, reclamata per le vie legali dagli eredi: Marco Rosanova, Giovanni, Lina e Maria Verna e incassata, invece, dai tre fratelli De Cecco, accusati di falso in atto pubblico. Seconda l’accusa, la firma sull’atto di cessione delle quote sarebbe stata apposta da Consalvi e avallata dal notaio De Matteis. Le perizie saranno dirimenti. Il gup del tribunale di Pescara è Mariacarla Sacco. Gli eredi sono assistiti dall’avvocato Sabatino Ciprietti.