di Gianni Melilla*
La maggioranza di centrodestra del Consiglio Regionale dell’Abruzzo ha cancellato la Riserva regionale del Borsacchio, riducendola da 1100 ettari ad appena 24. Ho visto il filmato dei lavori del Consiglio Regionale con il Presidente che mette in votazione l’emendamento di Fratelli d’Italia Lega e Forza Italia. Frettolosamente dice “emendamento approvato con il voto contrario dell’opposizione”. Dell’opposizione purtroppo non parla NESSUN consigliere regionale segno di una grave disattenzione e scarsa professionalità dei consiglieri di opposizione del M5S, Pd e liste civiche. Ci costò fatica approvare, nel 2005, la Legge istitutiva della Riserva regionale del Borsacchio e la successiva perimetrazione nel 2007, allora ero un consigliere regionale dei DS e vi era una maggioranza di centrosinistra (Ds Margherita Rifondazione Comunista Verdi Comunisti Italiani con Presidente Ottaviano Del Turco). Il primo firmatario della legge istitutiva della Riserva, che anch’io sottoscrissi, era il compagno Angelo Orlando di RC.
Come sempre il centrodestra votò contro. Votavano contro ogni istituzione di parchi e riserve regionali.
Si inventavano fantomatici imbalsamazioni del territorio, danni per l’agricoltura e le attività produttive, si schieravano dalla parte dei cacciatori e di ogni speculazione.
Fortunatamente, da 30 anni a questa parte li abbiamo sempre sconfitti istituendo decine di parchi e riserve naturali, non solo in montagna ma sinanco nel cuore della più grande città abruzzese con la Riserva della Pineta a Pescara. Oltre il 35% dell’Abruzzo è protetto da Parchi nazionali e regionali e Riserve regionali.
Ieri sera, per la prima volta le destre hanno cancellato una delle riserve regionali, quella del Borsacchio.
Una vergogna assoluta.
L’hanno fatto con il favore delle tenebre, senza neanche il coraggio di un dibattito pubblico e una specifica proposta di Legge regionale. L’hanno fatto con un emendamento confuso tra migliaia di emendamenti, senza rispetto per la trasparenza dell’attività legislativa. Il loro emendamento soppressivo meritava almeno l’ostruzionismo dei consiglieri di centrosinistra che purtroppo non c’è stato. E da uomo di sinistra mi dispiace molto. Una brutta storia in tutti i sensi.
*Presidente Emerito del Consiglio Regionale dell’Abruzzo