Da sempre in prima linea per la Fusione di Pescara, Montesilvano e Spoltore, Cristian Odoardi, tra i fondatori dell’Associazione Nuova Pescara, esorta la politica locale ad andare oltre il tornaconto di bottega
Cristian Odoardi, presidente di Cna Pescara e vice presidente dell’Associazione Nuova Pescara, interviene sul dibattito relativo ai finanziamenti statali – 105 milioni di euro complessivi – che potrebbero essere persi a causa dello spostamento al 2027 della fusione di Pescara, Montesilvano e Spoltore. Secondo l’onorevole D’Alfonso, occorre un’azione istituzionale per sbloccare in anticipo i fondi. Tra gli asterischi, pubblichiamo integralmente l’opinione di Odoardi. In coda, ci sono i precedenti interventi sul dibattito, di Luciano D’Alfonso (Pd), Erika Alessandrini (M5s) e Carlo Costantini (Azione).
***Dopo lo spostamento al 2027 della data di nascita della Nuova Pescara, per qualche mese il tema è rimasto in ombra, i lavori delle commissioni continuano per inerzia avendo comunque scongiurato il rischio commissariamento. Tutto come da pronostico, si direbbe… Poi si avvicinano le elezioni, regionali prima e comunali a seguire, e il tema riprende forza e vigore, anche qui si dirà: non fa una grinza, ma c’è un pericolo, essendo in
campagna elettorale, potrebbero esserci due modalità per affrontare l’argomento e se si andrà nell’una piuttosto che nell’altra direzione credo cambi radicalmente il risultato.
Se avessimo una classe politica moderna che guarda al futuro del proprio territorio piuttosto che al tornaconto di bottega, il tema Nuova Pescara sarebbe affrontato con
spirito collaborativo (non divisivo) tra tutte le forze in campo sia politiche sia sociali sfruttando l’attenzione mediatica elettorale per fissare degli obiettivi comuni e condivisi che vanno raggiunti magari con proposte di percorsi alternativi e non con pericolosi salti nel passato.
Se, invece, abbiamo a che fare con una classe politica legata ai preconcetti, ai vecchi arnesi ed ai biechi conti ragionieristici di convenienza spicciola allora il tema
Nuova Pescara sarà affrontato come l’ennesima sfida da mezzogiorno di fuoco, dove tutti hanno ragione e tutti hanno torto e, pur di mantenere la propria posizione, nessuno farà un passo verso il futuro. Ovviamente mi auguro che avremo da confrontarci con il primo scenario descritto. Lo dobbiamo ai nostri figli e nipoti.
Sono convinto che i sotto temi che attengono alla Nuova Pescara siano fondamentali ed è necessario sviscerarli e risolverli al meglio. Mi riferisco sia alla questione economico finanziaria sia alla questione prospettico progettuale, senza perdere di vista la imprescindibilità di una guida illuminata, ma anche autorevole.
Ma credo che il collante che deve tenere assieme tutti questi aspetti si chiami Futuro.
Per le nuove generazioni forse anche Nuova Pescara è ben poca cosa. Non credo che i nostri ragazzi avvertano i confini come un tema di interesse e ancor meno come si
chiama il territorio dove vivono, l’unico vero problema è se questo ambiente è favorevole allo sviluppo umano, personale, lavorativo, professionale e sociale come individuo e come collettività.
Le domande che ci dobbiamo porre sono semplici ma nette: questo territorio consente una crescita? Consente di affermarsi? Questo ambiente consente di vedere le
proprie idee germogliare e svilupparsi fino a diventare solide realtà? Il nostro compito come classe dirigente deve essere quello di creare l’habitat ideale per le nuove generazioni, per coltivare i loro sogni e soddisfare le loro aspettative. Se falliamo i nostri giovani non avranno né paura né remore ad andare via per cercare (e trovare) l’ambiente
giusto per le loro necessità lasciando a noi un posto brullo a cui poter dare il nome che più ci piace. Personalmente non ho paura di fare la mia parte, credo fortemente nella Nuova Pescara come primo passo verso qualcosa di importante che non possiamo permetterci di sciupare. Spero che al netto delle divisioni ideologiche e politiche tutti comprendano che è in gioco qualcosa in più di un posticino al sole, qui ci giochiamo il futuro del nostro territorio e dei nostri figli e nipoti. Ad Maiora!***
L’intervento di D’Alfonso https://lanuovapescara.com/varie/dalfonso-a-nuova-pescara-occorre-un-intervento-istituzionale-per-utilizzare-i-fondi-malgrado-lo-spostamento-al-2027/
L’intervento di Alessandrini https://lanuovapescara.com/nuova-pescara/erika-alessandrini-soldi-subito-per-nuova-pescara-no-qui-servono-grandi-idee-e-il-momento-della-progettualita/
L’intervento di Costantini https://lanuovapescara.com/nuova-pescara/costantini-soldi-e-progettualita-vanno-a-braccetto-ma-per-nuova-pescara-e-indispensabile-una-guida-illuminata-basta-compromessi/