• Passa al contenuto principale
  • Skip to secondary menu
  • Passa alla barra laterale primaria
  • Passa al piè di pagina
La Nuova Pescara

La Nuova Pescara

Periodico di informazione, critica e opinione

  • Home
  • Nuova Pescara
  • Opinioni
  • Aritmetica all’italiana
  • Economia
  • Salute e Sanità
  • Cultura e Arte
  • Associazioni
  • Appuntamenti
  • Video
  • Podcast
  • Libero
  • La Frase
Home » Riforma elettorale, serve il doppio turno per eleggere il Presidente della Regione

Riforma elettorale, serve il doppio turno per eleggere il Presidente della Regione

24 Febbraio 2023 da Redazione

di Gianni Melilla*

Il Consiglio Regionale dell’Abruzzo sta modificando la legge elettorale e mi auguro che riesca a farlo in modo unanime perché le regole con cui si eleggono i consiglieri e il Presidente della Giunta devono essere condivise da maggioranza e opposizione. Lo dico perché ricordo quando da presidente della commissione Statuto della Regione fui relatore sia dello Statuto vigente che della legge elettorale regionale. Approvammo all’unanimità sia lo Statuto che la legge elettorale. Non fu facile.

Trovammo un punto di equilibrio partendo da posizioni diverse. Io, ad esempio, ero e sono ancora convinto che la legge elettorale regionale migliore sia quella con cui si eleggono i Sindaci e i consigli comunali. Il candidato Sindaco se non raggiunge la maggioranza assoluta al primo turno va al ballottaggio con chi arriva secondo e chi vince poi ottiene il premio di maggioranza che garantisce la governabilità. Ma il doppio turno che garantisce di eleggere chi ha una effettiva maggioranza degli elettori, non trovò il consenso necessario e fu scelto la elezione del Presidente a turno unico.

Eravamo in una fase di bipolarismo politico: centrodestra contro centrosinistra. E questo comunque garantiva che chi vinceva, aveva una rappresentanza adeguata di consenso elettorale. E dunque il danno alla rappresentanza era molto limitato se non inesistente. Chi vinceva allora era sempre vicino al 50%.

Oggi non è così: i poli sono almeno quattro e può accadere che chi vinca abbia un consenso molto lontano dalla maggioranza assoluta. Spesso meno del 40%. Dunque per favorire una reale democrazia sarebbe utile scegliere il doppio turno per eleggere il Presidente, naturalmente sempre se un candidato non consegua la maggioranza assoluta al primo turno.

Altra revisione opportuna è , secondo me, il voto disgiunto tra presidente e lista elettorale per dare la libertà al cittadino di poter scegliere senza il vincolo automatico dello schieramento di appartenenza del Presidente. Accade così con la elezione dei Sindaci e dei Consigli Comunali e ciò attribuisce più potere decisionale dell’elettore.

In un momento di forte preoccupazione per i livelli di astensionismo, occorre recuperare la fiducia dei cittadini dando più poteri all’elettorato. L’elezione dei candidati presidenti sconfitti dovrebbe avere la stessa regola dei comuni perché è evidente che se uno schieramento o una lista candida un presidente, deve essere eletto tra i consiglieri a cui ha diritto in base ai voti presi.

Il collegio regionale rispetto ai quattro provinciali ha la controindicazione di un’area molto vasta che allontana l’eletto dal proprio territorio e potrebbe favorire le zone più densamente abitate rispetto a quelle più piccole, cioè le zone costiere e di fondovalle rispetto a quelle interne e montane. Ma questa proposta ha anche il merito di unificare il collegio elettorale del Presidente e dei Consiglieri nella intera Regione evitando così le deprimenti e continue spinte campanilistiche e clientelari dei singoli consiglieri regionali, da sempre un male inaccettabile della politica abruzzese.

Il campanilismo non solo indebolisce la forza politica della Regione, ma aumenta le spese in modo irrazionale e improduttivo. La scelta del collegio regionale è comunque una scelta delicata che dovrebbe essere assunta senza contrapposizione tra le province.

Le leggi elettorali sono creature strane e non devono avere curvature strumentali e di parte. Vengono prima della dialettica politica e per questo necessitano della più ampia condivisione. Non sono competenza dei governi, ma delle assemblee elettive.

Gli obiettivi di una legge elettorale dovrebbero favorire la massima partecipazione al voto, garantire un effettivo potere decisionale dei cittadini, dare autorevolezza al Presidente eletto da una reale maggioranza dei cittadini e al Consiglio Regionale che deve avere una  identità regionale evitando di essere la sommatoria di quattro campanili provinciali o peggio sub provinciali.

La sintesi non è semplice, ma è obbligatorio decidere a larga maggioranza. Altrimenti, per dirla con Toqueville, saremmo alla “dittatura della maggioranza”.

*Presidente emerito Consiglio regionale d’Abruzzo e parlamentare emerito

Gianni Melilla, pescarese, è stato sindacalista della Cgil prima di dedicarsi alla politica

Archiviato in:Opinioni

Barra laterale primaria

Libero

Bandiera blu? Qui la politica locale sta alzando bandiera bianca

14 Maggio 2025 da Redazione

I guru dei social e la crema che fa crescere i muscoli

2 Febbraio 2025 da Redazione

X Factor, per versione italiana si intende il disinvolto utilizzo dei lavoratori in nero

8 Dicembre 2024 da Redazione

Bersani assolto: dare del c******ne a Vannacci non è reato se c’è ironia

7 Novembre 2024 da Redazione

All’interno della cornice c’è la convenienza che hanno avuto i pescaresi ad ospitare il G7

24 Ottobre 2024 da Redazione

Cani e gatti in Parlamento, vitelli e polli nelle pentole, schioppettate per i cervi

6 Ottobre 2024 da Redazione

La cannabis light e gli spacciatori di droghe del parchetto sotto casa

4 Agosto 2024 da Redazione

L’Aca, la pioggia, De Luca e i manicomi da riaprire

18 Luglio 2024 da Redazione

Spalletti e Gravina come Toti e Santanché: restano, ma solo per il nostro bene

1 Luglio 2024 da Redazione

Il Pescara vende i debiti. Buon acquisto

17 Giugno 2024 da Redazione

Camera, botte, ventennio e Ventennio

14 Giugno 2024 da Redazione

La Juve Ng manda Pescara, Cascione e Sebastiani in tilt: eliminati dai play off (1-3), addio al sogno della serie B

11 Maggio 2024 da Redazione

Leggi tutti gli articoli

Tags

abruzzo Alessandra Serraiocco Anna Di Carlo Antonello Barbieri Antonio D'Intino Carlo Costantini carlo masci chiara trulli Cna Confindustria Abruzzo Medio Adriatico donatori di sangue Enzo Puzone Ernesto Grippo Fidas Florio Corneli Fondazione Pescarabruzzo Fusione Pescara Montesilvano Spoltore Gianni Melilla Giulio Cesare Sottanelli Giulio Gennari Imago Museum Istat L'Aquila La frase lidia di blasio Lorenzo Sospiri Luciano D'Alfonso Luciano D'Amico Marco Camplone Marco Marsilio Massimiliano Di Pillo montesilvano Nicola Mattoscio nuova pescara ottavio de martinis Pescara Pietro Paolo D'Annunzio Polizia locale Raffaele Morelli Regione Abruzzo Roseto degli Abruzzi Silvio Calice Simone Pavone Spoltore Università G. D'Annunzio

Footer

La Nuova Pescara

Pescara, Montesilvano e Spoltore: la nostra grande Città

Recenti

  • Fondi strutturali europei, l’Abruzzo è il fanalino di coda. Sottanelli: “Occorre una task force regionale”
  • “Fusione, un processo inarrestabile”
  • Vocalist su di giri, musica a palla, cori da stadio, droga, alcol e risse: ecco a voi la Riviera nord di Pescara
  • Il Guerriero di Capestrano combatte in tribunale. Il regista Consorte chiede la sostituzione del commissario ad acta
  • La fotografia/ Nuvola Gialla su Assisi

Cerca

Privacy Policy
Cookie Policy

Copyright © 2025 · Associazione Nuova Pescara · C.F. 91150140688
Periodico di informazione, critica e opinione iscritto al Tribunale di Pescara al n. 03/2022
Questa testata non usufruisce di finanziamenti pubblici
Fondatore e direttore responsabile Marco Camplone