Non dobbiamo stupirci della patetica danza delle poltrone attorno a Nuova Pescara. Stupiamoci, semmai, del fatto che se ne parli in larga scala solo ora. Il fermento politico attorno ai futuri quattro municipi che comporranno la città unita di Pescara, Montesilvano e Spoltore è un disgustoso effetto collaterale della pessima legge Sospiri, che ha posticipato la Fusione dal 2024 al 2027. Ma davvero avevate creduto al racconto romantico di far coincidere la nascita di Nuova Pescara con il centenario dell’istituzione della Provincia e dell’unione di Pescara con Castellamare Adriatico? Ma dai.
La verità è che tutto questo poteva essere evitato semplicemente applicando la vecchia Legge, quella del 2018 targata D’Alfonso, che aveva le sue evidenti lacune ma dava la possibilità, una volta preso atto dell’imperizia politica, di nominare il Commissario. L’Associazione Nuova Pescara ha chiesto per anni il Commissario, ma la persona che aveva la facoltà di nominarlo, cioè il presidente della Giunta regionale Marco Marsilio, ha preferito fare il Ponzio Pilato. E adesso siamo ancora a caro amico.
Gran parte della politica lotta solo per conservare incarichi e prebende e pare infischiarsene del fatto che anche nella Legge Sospiri ci sia l’opzione del Commissario. Se ne infischia perché ha la garanzia che non sarà mai nominato oppure perché non ha la minima visione? Nessuna delle due opzioni esclude la colpa che, poi, è quella di non essere all’altezza dei tempi. Noi insistiamo: si proceda, alla prima data utile, con la nomina del Commissario. Il resto si farà. Come? Un passo dopo l’altro. Senza Commissario, corriamo il serio rischio di non avere una città unica composta da quattro municipi, ma quattro nuovi comuni pieni di piccoli Ras ben remunerati. Oppure, peggio, di non avere nulla neppure nel 2027. (emmeci)