di Ernesto Grippo*
Il tema della sicurezza stradale non è certo una priorità di tante amministrazioni locali in una trasversalità politica senza eguali. Da una consistente parte di cittadini, forse troppi, l’assenza di controlli è anche gradita perché si evitano sanzioni. Salvo poi lamentarsi per la sosta irregolare sotto la propria abitazione, per chi sfreccia davanti al suo portone, per la giovane vittima falciata , con tanto di appelli alle autorità.
I Governi che si sono succeduti dall’entrata in vigore del Nuovo Codice della Strada (1992) non hanno fatto altro che incrementare il numero di violazioni in termini numerici e soprattutto in termini di importi e sanzioni accessorie. L’ultima riforma del Codice continua ad andare nella stessa direzione. Sarebbe intelligente invertire la rotta , finire l’escalation di proclami e dare attuazione senza soluzione di continuità ai controlli su strada . Tutto ciò accade molto poco per negligenza di tanti Comandi di Polizia locale .
Se la deregulation stradale nella Grande Pescara è una costante di giorno, figuriamoci di notte d’estate. Tutte la strade a ridosso delle riviere sono alle prese con la sosta selvaggia, le strade sono percorse a tutta velocità da automobilisti e moto montati per i quali basterebbe un video per comprenderne lo stato di ebbrezza .
Ma la notte tutto è possibile nella Grande Pescara, perché anche d’estate a mezzanotte va la ronda del piacere e nell’oscurità ognuno può violare qualsiasi norma del codice della strada. Tranne una. L’art. 146 del codice della strada che sanziona il passaggio con il semaforo rosso e l’eventuale cambio di corsia o il superamento della barra d’arresto. Dalle 24 alle 7 del mattino al Comune di Pescara non interessa altro.
Si può guidare dopo aver assunto alcool senza limiti o droga, senza assicurazione, senza revisione, a folle velocità ma guai a superare la linea d’arresto di un centimetro. Nella futura Grande Pescara le polizie locali latitano. Quella di Spoltore con 16 unità presta servizio su due turni dal lunedì al sabato sino alle 19,30, quella di Montesilvano con appena 31 unità garantisce in estate il turno sino all’una di notte, quella di Pescara con appena160 unità chiude a mezzanotte.
Sarebbe bello sentire ad alta voce il pensiero del Prefetto di Pescara, conoscere la portata delle sue sollecitazioni, il pensiero del Questore e le sue più che legittime preoccupazioni per garantire la pubblica sicurezza prerogativa assoluta della Polizia di Stato. La sinergia tra le forze dell’ordine, Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di Finanza e Polizia Locale è la carta vincente per garantire controllo del territorio, anche , soprattutto nelle lunghe notti che a Pescara sia d’inverno che d’estate sono vissute fin troppo per una mala cultura.
La Polizia locale anche di notte ha il compito di garantire il rispetto del codice della strada e la rilevazione di tutti i sinistri stradali. Lo abbiamo già scritto ma repetita iuvant. A livello nazionale, dal 9 gennaio 2020 è stato siglato un accordo quadro tra ministero dell’Interno e Associazione nazionale comuni italiani per i servizi di Polizia stradale di viabilità urbana.
Al riguardo, è stato stabilito che ‘al fine di consentire agli organi territoriali delle Forze di polizia di garantire un più efficace controllo del territorio e di rafforzare l’azione di prevenzione e repressione dei reati secondo quanto previsto nei Piani coordinati di controllo del territorio, le Polizie municipali delle città capoluogo metropolitano, dei capoluoghi di regione e dei capoluoghi di provincia sono chiamate a svolgere un ruolo preminente nell’espletamento dei servizi di polizia stradale sulla viabilità urbana, compresa la rilevazione degli incidenti stradali, nell’intero arco delle ventiquattro ore’.
Questo impegno riguarda ben 48 capoluoghi di Provincia – Pescara non è tra questi e sarebbe interessante chiedersi perché – molti dei quali con popolazione inferiore e moltissimi dei quali con un corpo di Polizia locale che ha un rapporto che fatica ad essere di un agente per ogni mille abitanti. Da ultimo, tutti comuni con una superficie molto più estesa di quella di Pescara, tra le più piccole dei comuni capoluoghi di Provincia.
Alcuni esempi tra i Comuni che garantiscono servizio h24 per viabilità e sinistri stradali con organici di polizia locale il cui rapporto è inferiore ad essere di uno per ogni 1000 abitanti: Alessandria (90.000abitanti), Ancona (98.000), Arezzo (96.000), Asti (73.000), Barletta (92.000), Catanzaro (85.000), Cremona (70.000), Forlì (116.000), Lecce (95.000), Novara (101.000), Pistoia (89.000), Terni (107.000), Treviso (84.000), Udine (94.000), Varese (78.000). Le premesse di una Grande Pescara senza freni inibitori ci sono tutte . Non è un buon viatico.
*Comandante polizia locale Roseto degli Abruzzi