Un articolo del Messaggero è la sintesi della situazione della Fusione in questi giorni di caldo impietoso: ‘Nuova Pescara, rischio commissario’. Nell’ultima riunione dell’Ance Abruzzo, qualche giorno fa, il presidente del Consiglio comunale di Pescara, Marcello Antonelli (Lega), ha detto che in Italia, per fare qualcosa, occorrono i Commissari. Anche Nuova Pescara, ha sostenuto Antonelli, non può prescindere dal Commissario perché, al tirar delle somme, neppure dopo la nuova Legge, a firma Lorenzo Sospiri (Fratelli d’Italia), è stato cavato un ragno dal buco. Ohibò. Il buon Marcello, da sempre contrario alla Fusione – la sincerità gli va riconosciuta – è arrivato a questa conclusione con colpevole ritardo o sta solo facendo strategia politica in vista delle elezioni del 2024?
L’Associazione Nuova Pescara ha chiesto per anni che il presidente della Regione Marco Marsilio (Fratelli d’Italia) nominasse il Commissario invece di varare una Legge per spostare la fusione dal 2024 al 2027. Non ha ottenuto soddisfazione perché un’ampia fetta della classe politica – Lega, Fratelli d’Italia, Forza Italia e troppo, davvero troppo Pd – ha avuto, tra le mille paure, anche quella di certificare la propria incapacità di procedere all’unione di Pescara, Montesilvano e Spoltore, come da Referendum del 2014 e da Legge regionale del 2018. Parliamoci chiaro: l’incommentabile Legge di Sospiri è stata scritta proprio per evitare il Commissario e ci vorrebbero degli autentici incapaci per non riuscire nell’intento. Il concetto è complicato ma in linea con i giganti che hanno chiesto e ottenuto molti dei nostri voti: bisogna lavorare poco per non lavorare per niente fino al 31 dicembre 2026. Poi, Dio prega.
Il meno attivo tra gli amministratori locali, in tema di Nuova Pescara, è indiscutibilmente il sindaco di Montesilvano nonché presidente della Provincia Ottavio De Martinis (Lega). Non ci meraviglia che abbia accettato di partecipare al convegno La Grande Ancona (25 luglio, Auditoriun Venanzi, Ancona). De Martinis è il più indicato a parlare per spiegare ai presenti, con dovizia di particolari, cosa si deve fare per non fare la Grande Ancona perché ha una consolidata esperienza sul cosa ha fatto per non fare la Grande Pescara. Lo slalom del verbo fare nell’ultimo periodo è assolutamente non casuale. Lo precisiamo per gli amici marchigiani della Grande Ancona. Ne vedranno di slalom…
Libero de Foscolo Ortis