Non sappiamo se faccia qualcosa, ma di certo Nazario Pagano è un politico che parla poco. Il contrario di Luciano D’Alfonso che si occupa giornalmente di tutto lo scibile umano. Il problema di chi tiene a riposo la lingua è che, quando proferisce parola, corre il rischio di essere ascoltato. Nei giorni scorsi Pagano, politico di lunga militanza in Forza Italia, è sceso platealmente in campo per difendere il sindaco Carlo Masci, suo compagno di filiera politica. “Ha migliorato la vita dei pescaresi”, ha annunciato, serio serio, l’Onorevole agli stessi, increduli, pescaresi.
La sfiga ha voluto che il roboante annuncio arrivasse quasi in concomitanza con la fondazione di un comitato cittadino dal nome eloquente: Salviamo Pescara e la Riviera. Salviamo da cosa? Dalla cementificazione annunciata da Masci. In città, ci sono più di 40 tra associazioni e comitati – decine di migliaia di pescaresi – incazzati neri con il sindaco e la giunta comunale. Se Pagano avesse rivelato prima il succitato ma intangibile miglioramento, ci saremmo risparmiati manifestazioni di piazza, striscioni, ricorsi al Tar, denunce, conferenze stampa, improperi social e via dicendo. Ma anche no.
Libero de Foscolo Ortis