L’azienda del presidente Roberto Di Domenico ha reso famoso l’arrosticino abruzzese in Italia e ora festeggia i 36 anni di attività con una nuova versione del marchio
Spiedì, azienda abruzzese di eccellenza, celebra 36 anni di storia e guarda al futuro lanciando un nuovo logo e il repackaging dei prodotti. Non è stata necessaria un’operazione di cosmesi perché il connubio tra l’azienda e lo stemma era ed è felice. Per rispondere alle esigenze dei tempi, però, serviva un nuovo punto d’incontro tra la passione per il lavoro della famiglia Di Domenico e la platea, sempre più vasta, dei clienti in un mercato espanso in tutta Italia e in parte d’Europa. Ora i bordi della scritta hanno perso la caratterizzazione delle linee sovrapposte per diventare piene e aumentare la riconoscibilità, anche a distanza. Il bastoncino stilizzato ha lasciato il posto a un vitale campo rosso che rappresenta idealmente tutta la produzione, dagli arrosticini, punta di diamante di Spiedì, ai tanti altri prodotti, tutti di alta qualità e tutti di successo come le polpettine, gli hamburger, l’innovativo Quartetto, la tartare… E’ rimasto l’ovale a custodire la scritta Spiedì, ma ha cambiato proporzioni diventando simbolo della continua crescita dell’azienda. La data della fondazione è la novità assoluta: “dal 1987” è di per sé un viaggio nello spirito del brand.
La fondazione nel 1987: il logo è a stampatello, semplice e carico di energia
Una scritta a stampatello con caratteri pieni e senza fronzoli, come si addiceva a un’azienda piccola, appena fondata, e che si affacciava sul mercato forte della tradizione familiare nel settore carni e della voglia di fare. Un logo semplice e carico di energia. L’insegna sul capannone dell’azienda era grandissima e annunciava la voglia di crescere di Spiedì.
Il primo rebranding sette anni dopo
Correva l’anno 1994 quando, dopo essere entrata nelle maggiori catene di distribuzione italiane e aver portato l’arrosticino in tutta Italia, Spiedì decideva di caratterizzare il proprio nome, facendolo diventare, così, un vero e proprio brand. Dal cilindro magico venne estratta la scritta oramai ben nota, orientata verso l’alto, con i bordi eleganti e lo spiedino giallo, simbolo universale dell’arrosticino.
Nel 2004 l’ovale prende il post del rettangolo
Un piccolo ritocco, ma di notevole valore estetico, ci fu nel 2004, quando al posto del rettangolo venne adottato l’ovale per custodire al meglio e dare ulteriore slancio alla parola Spiedì. Un tocco di eleganza, semplice ma apprezzato.
Il nuovo logo creato dall’agenzia Up Consulting di Torino
Ed eccoci ai nostri giorni. Forte di un successo imprenditoriale che si avvia al quarantesimo compleanno, Spiedì ha ritenuto giunto il momento di definire una nuova immagine come evoluzione di un passato così importante e di cui andare fieri. Il lavoro è stato affidato a Paola Uberti che nella sua città, Torino, lavora come comunicatrice specializzata nel settore enogastronomico, anche sviluppando progetti di grafica e design. Paola Uberti ha interpretato il desiderio dell’azienda di cambiare senza rivoluzionare, sviluppando un logo moderno, determinato e vivace.
Il fondatore Roberto Di Domenico: “Noi siamo Spiedì”
Fondatore, insieme al fratello Marino, dell’azienda con sede a Pescara, Roberto Di Domenico è stato ed è protagonista di un’entusiasmante ascesa imprenditoriale, caratterizzata da tanto lavoro, brillanti intuizioni e l’indomabile voglia di crescere. “Sembrava impossibile portare in tutta Italia un prodotto, l’arrosticino, limitato da sempre nei confini dell’Abruzzo. Ce l’abbiamo fatta e guardiamo oltre. Il nuovo logo ci accompagnerà nelle sfide già presenti all’orizzonte. Tra queste, l’Arrosticino d’Abruzzo Dop e la riattivazione degli ovili della nostra splendida regione. Ce la faremo: siamo Spiedì”. (red.eco.)