Il presidente Pietro Paolo D’Annunzio: “Passaggio senza indugi dall’era del Superbonus a quella del Pnnr”
Un anno, il 2024, vissuto da protagonista e un altro, il 2025, per il quale è già pronta un’importante progettualità. La Scep ha superato brillantemente la prova del passaggio generazionale dal fondatore Fernando D’Annunzio al figlio Pietro Paolo, tanto da avere una posizione finanziaria netta positiva, robuste commesse da primari committenti e una forza lavoro altamente qualificata e aumentata nel numero. Ora, tra amministrativi e operai, la storica azienda vestina, fondata nel 1978, ha una trentina di dipendenti. La riorganizzazione aziendale è stata forgiata da Enzo Puzone dello studio di consulenza A&S Partners.
Esperienza. Efficienza. Energia. cita il pay off che virtualmente sorregge il nuovo logo lanciato a fine 2023. Tre parole attinte dal Dna di un’azienda trasformatasi da cooperativa (Scep è l’acronimo di Società cooperativa elettricisti pennesi) in family business con gestione manageriale quella, appunto, targata Puzone.
Altro particolare importantissimo, svelato direttamente dal presidente Pietro Paolo D’Annunzio, è che Scep, senza indugi né difficoltà, è transitata dall’era del Superbonus a quella del Pnnr. “Lo avevo annunciato alla fine dello scorso anno, proprio quando stavo prendendo fattivamente in mano le redini dell’azienda ed ero reduce da un tremendo incidente in montagna: ‘Dovremo essere bravi a metterci subito alle spalle il Superbonus, che si sta esaurendo, ed entrare in una logica di mercato’. Ebbene, Scep è stata brava. Il mercato, tra le varie opportunità, ha aperto quelle legate al Pnrr e noi le stiamo cogliendo”, dice con orgoglio Pietro Paolo D’Annunzio. “Abbiano riorganizzato qualitativamente l’azienda, era indispensabile farlo per affrontare la nuova era, ma nel complesso siamo cresciuti. A livello occupazionale, siamo a +40%. E se le cose andranno come immaginiamo, faremo altre assunzioni. Abbiamo puntato molto sullo sviluppo tecnologico, sulle grandi opere come la centrale fotovoltaica di Pianella, da quattro Mega, la scuola Marconi di Pescara, la scuola Mario Giardini di Penne, tutti gli uffici postali d’ Abruzzo sin qui ristrutturati e, nel comparto commerciale, sull’antinfortunistica”.
Il consulente Enzo Puzone (A&S Partners): Ebitda al 17%, puntiamo a tre milioni di fatturato. Abbiamo messo su un welfare importante per i dipendenti
Enzo Puzone è stato ed è tuttora nella prima linea di quella che potremmo definire la nuova Scep. “Nel 2024, rispetto al 2023, abbiamo fatto registrare un aumento di fatturato del 20% e possiamo considerare superata la fase critica”, argomenta il consulente. “Siamo a due milioni e mezzo di fatturato, con un Ebitda del 17%, la posizione finanziaria netta continua a crescere e riteniamo di poter chiudere il fatturato 2025 a tre milioni di euro. Scep ha grande attenzione per il proprio personale: grazie alla partnership con Intesa San Paolo abbiamo sviluppato un piano Welfare da grande impresa. Il piano Marketing e di comunicazione pone una particolare attenzione al territorio, tanto da aver avviato fattive collaborazioni con il mondo dello sport. Nel calcio, siamo partner ufficiale del Pescara e del Penne. La sede in località Ponte Sant’Antonio è stata ristrutturata all’interno e presto faremo altrettanto con la parte esterna. Insomma, Scep ha la sua storia, ma guarda al futuro”. Non a caso, il sito internet è https://www.scepfutura.it/