La Divina Commedia e l’Abruzzo. Domani, venerdì 14 aprile, alle 17.30, nella Maison des Arts della Fondazione Pescarabruzzo (Corso Umberto I, 83), si terranno il vernissage e la presentazione del catalogo della mostra fotografica del pescarese Alessandro Antonelli: ‘La Divina Commedia illumina l’Abruzzo’, un viaggio affascinante che attraversa alcuni dei passaggi emblematici della più grande opera del Sommo Poeta ambientati in Abruzzo, tra suggestioni e scenari incantevoli adatti a immergersi in un’originale rilettura dei versi dell’Inferno, del Purgatorio e del Paradiso. Ingresso libero fino ad esaurimento dei posti.
L’esposizione proseguirà fino al 7 maggio
La Fondazione Pescarabruzzo, con la Fondazione Accademia d’Abruzzo e l’Associazione Culture Tracks, invita al vernissage della mostra fotografica, attraverso 35 scatti d’artista con i quali Antonelli ha ricostruito altrettanti paesaggi infernali danteschi ispirati a luoghi evocativi d’Abruzzo. Un lavoro della durata di diversi anni in esposizione insieme alla pubblicazione del relativo catalogo, prodotto dalla Fondazione Pescarabruzzo e condiviso con la Fondazione Casa di Dante in Abruzzo, «il cui intento», dichiara il presidente della Fondazione Pescarabruzzo Nicola Mattoscio, «è riaffermare la centralità di Dante dal basso piuttosto che dall’alto, dalle periferie piuttosto che dal centro, incoraggiando allo studio dell’opera dantesca e a una sua frequentazione nelle forme più libere e inclusive. La convinzione è che il suo messaggio appartiene a tutti e l’intitolazione di una giornata a suo nome, il Dantedì da poco trascorso (25 marzo), sia solo un’occasione ulteriore per ribadirlo».
Un percorso immaginario
L’allestimento realizzato alla Maison des Arts e il catalogo offrono «un percorso immaginario dei passaggi oltremondani che Dante avrebbe, ma non ha potuto, visitare in Abruzzo», spiega Alessandro Masi, segretario della Società Dante Alighieri, che domani presenterà la mostra: «Antonelli è un professionista della visione da camera, ossia quell’occhio che meccanicamente indaga, esplora, rifonda nella sua interezza non come appare, ma come la sua coscienza d’artista lo ricompone. “L’arte non riproduce ciò che è visibile – ha detto Paul Klee – ma rende visibile ciò che non sempre lo è”.
La mostra sarà visitabile dal mercoledì al venerdì (17-20) e il sabato (16-20).