Il mese di ottobre 2023 è stato il più caldo degli ultimi decenni, segnando un +4,3°C rispetto alla media di riferimento climatologico 1991-2020. È stato anche il più secco, con precipitazioni ridotte del 60% rispetto alla climatologia. A rilevarlo è uno studio del Cetemps , il Centro di eccellenza dell’Università degli Studi dell’Aquila in Telerilevamento e modellistica previsionale degli eventi severi.
Un mese diviso a metà, quello delineato dalle analisi del Cetemps. Ottobre è stato caratterizzato, infatti, da anomalie delle temperature in senso positivo, con picchi fino a +10°C, per abbassarsi in poche giornate nella parte centrale del mese, negli stessi giorni in cui si sono verificate le deboli precipitazioni. Nella prima metà del mese si è avuto cielo sereno, soprattutto sulle aree appenniniche, la seconda metà è stata più nuvolosa, con il verificarsi di deboli precipitazioni ed episodi di vento forte di libeccio, con fenomeno del “garbino” sul versante adriatico.
Le temperature massime sono state in media superiori anche di +5.4°C, con punte nell’entroterra pescarese di +6.6°C, nella zona di Catignano, come si vede nell’immagine:
Le temperature minime hanno fatto registrare anomalie più ridotte e omogenee, attestandosi intorno a una media di +3.3°C.
Un caldo accompagnato dalla siccità. Nel periodo considerato, le precipitazioni sono state più scarse in media del 64%, muovendosi tra i due estremi rappresentati dal litorale teramano, dove si è toccato il -90%, e dalla Marsica, dove la riduzione delle piogge si è fermata al -40%.
La causa di questo caldo anomalo è dovuta al persistente sistema di alta pressione sull’Europa meridionale, in estensione dal Nord Africa. L’alta pressione ha fatto sì che il flusso d’aria sia giunto in prevalenza dai quadranti sud-occidentali e abbia favorito il susseguirsi di masse d’aria calda e secca, accompagnate da polveri desertiche.
I dettagli dell’analisi meteo-climatica mensile sono reperibili sul portale del Centro di Eccellenza CETEMPS dell’Università degli Studi dell’Aquila: http://cetemps.aquila.infn.it/ottobre-2023-in-abruzzo-il-caldo-sbaraglia-precedenti-record/ (cro.nuovape.)