Prima dell’esplosione del vergognoso caso Trisi – lo scopriamo grazie a Giampietro del Pd – nel comune di Pescara c’era stato un provvedimento sanzionatorio a spese di un altro dirigente. In queste ore, la polemica politica in piazza Italia si sta consumando su chi deve fare cosa. L’opposizione sostiene che la maggioranza poteva e doveva intervenire su Trisi prima dell’arresto per la vicenda di corruzione e droga, visto che c’è un precedente: un dirigente è stato sospeso a seguito di una segnalazione dell’assessore Carota. La maggioranza si fa scudo di un dettaglio: in questi casi, non è la politica a dover fare, ma la competente struttura tecnica.
Pare siano esclusi dall’entusiasmante dibattito alcuni dettagli evidentemente attraenti solo per noi, che siamo sempre quelli più fessi della compagnia: per quale motivo il dirigente è stato sospeso? Cosa fa adesso? Mica è stato promosso? Promosso nel senso che abbia avuto un nuovo incarico pagato meglio e di maggior prestigio. La terza domanda è gettata lì, come mera provocazione di mezza estate. Perché si dà per scontato che, anche a questa latitudine, un dirigente sospeso non possa essere promosso di lì a poco. O no?
Libero de Foscolo Ortis